Nello Dipasquale è nato il 23 aprile 1969 a Ragusa, città dove vive e di cui conosce analiticamente peculiarità economiche e sociali. Si appassiona alla politica fin dall’adolescenza, infatti a sedici anni comincia a frequentare la sezione giovanile della Democrazia Cristiana, esperienza che rimane basilare per la sua formazione, perché fa propri gli stili, i metodi e soprattutto le idee di questo grande partito.
Don Sturzo e De Gasperi sono stati e restano i suoi principali riferimenti, per i valori-cardine della democrazia come partecipazione ampia e autenticamente popolare; del decentramento come strumento e fine di tale partecipazione; dell’interclassismo come equilibrio fra interessi e ruoli sociali diversi, ma interdipendenti; dell’irrinunciabile giustizia sociale, fondata sulla sussidiarietà e sulla solidarietà; della tutela e della rappresentanza dei reali interessi del territorio.
Estraneo a ogni astrattismo ideologico e a ogni estremismo chiuso nei propri principi, reputa il confronto con i problemi concreti di una comunità il vero campo d’azione di un uomo politico. Distinguendosi per spirito di iniziativa e capacità di assumersi responsabilità, nel 1986 diventa segretario cittadino e provinciale dei giovani della Democrazia Cristiana, nel 1992 del Partito Popolare Italiano e infine, nel 1996 diventa segretario regionale dei giovani del CDU. Infatti lo sfaldarsi dei partiti della prima repubblica lo vede confluire nelle nuove formazioni, poi rivelatesi provvisorie, in cui ritiene meglio rappresentata la continuità con la migliore lezione della DC.
Proprio la volontà di testimoniare la nobiltà della politica contro la corruzione messa in luce dalle indagini di Mani Pulite, lo induce a candidarsi al Consiglio Comunale nel 1994, dove risulta il secondo degli eletti, malgrado la giovane età.
Dal 1994 al 1998 è , infatti, consigliere comunale di Ragusa durante la sindacatura di Giorgio Chessari, rispetto al quale svolge un ruolo di opposizione rigorosa, senza però interpretarla come contrapposizione a priori. In questa occasione ricoprirà prima il ruolo di Vice Capogruppo del Partito Popolare, e successivamente Capogruppo del CDU.
La sua attività in seno al civico consesso è connotata, infatti, da pragmatismo e competenza, tanto da essere premiato dagli elettori, quando si ricandida nel 1998 a sostegno del Sindaco Mimmo Arezzo, risultando il primo degli eletti, nelle fila di Forza Italia, cui ha aderito per il carattere liberale e riformista che questa nuova formazione politica propone, ritenendo che possa interpretare le istanze di modernizzazione dell’Italia attraverso lo snellimento burocratico, il riassetto istituzionale, un tassazione più equa che favorisca gli investimenti produttivi.
Chiamato a far parte della giunta del Sindaco Mimmo Arezzo, assume fino al 2001 la carica di vice sindaco della città, con deleghe allo sviluppo economico, servizi sociali, sanità, turismo e spettacolo.
Si candida poi al Consiglio Provinciale nelle elezioni del 2003 e risulta ancora una volta il più votato, tanto da essere eletto Presidente del Consiglio Provinciale.
Un breve video, realizzato nel 2011, riassume efficacemente questa prima parte della sua carriera politica
Nel 2006 si candida alla carica di Sindaco di Ragusa. E’ un momento critico nella politica locale, perché le divisioni e gli scontri interni alla coalizione di centro-sinistra che ha sostenuto il sindaco Solarino e le sue conseguenti dimissioni, hanno ingenerato una sfiducia generale.
Nello Dipasquale propone la sua candidatura con un progetto coraggioso e chiaro direttamente alla città, lanciando la sua candidatura senza simboli partitici, e scavalcando con la sua determinazione e indipendenza di azione i dubbi e le difficoltà di scelta dei partiti, che poi finiranno per sostenerlo: UDC, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Repubblicani e le liste civiche “Dipasquale Sindaco”, “Ragusa Popolare” e “Ragusa Soprattutto”.
Viene eletto Sindaco al ballottaggio contro Franco Poidomani con il 52,87% e precisamente con 19922 voti.
Dal 2006 al 2011 Ragusa conosce un continuo fiorire di realizzazioni, innovazioni, completamenti di opere lasciate incompiute da altri, lavori pubblici, grazie a uno stile amministrativo apprezzato dai cittadini, che nei sondaggi hanno sempre espresso un indice di gradimento che ha collocato Nello Dipasquale fra i primi 20 sindaci d’Italia, e guardato con interesse anche da amministratori e cittadini di altri comuni.
Questi in sintesi i punti di forza:
1) La capacità politica di tessere e tenere unita un’ampia coalizione, che si è ampliata ulteriormente con il passaggio di vari consiglieri dall’opposizione alla maggioranza, coesa sulla condivisione del programma e sulla determinazione di concretizzarlo, senza irrigidirsi su posizioni di principio.
2) Finalizzare l’ampia maggioranza all’attività amministrativa, realizzando una grande quantità di atti e progetti che hanno impresso un dinamismo cui Ragusa non era abituata, recuperando in molti casi un ritardo più che decennale.
3) Il metodo della concertazione con categorie e forze sociali, che il Sindaco ha sempre convocato, ascoltato, tenuto in conto, senza però lasciarsi mai paralizzare da critiche o dissensi.
4) Il dialogo quotidiano con tutti i cittadini di ogni mestiere, professione, età, appartenenza politica e ideologica, per capire esigenze, aspettative, sentimenti, umori, in modo da non aprire mai un divario fra la politica e la realtà vissuta dalla gente.
5) L’equilibrio fra l’innovazione e la tradizione negli interventi urbanistici, senza lasciarsi imprigionare dalla paura del cambiamento e senza trascurare il recupero di luoghi e monumenti storici; la gestione degli appalti aprendo i cantieri con il finanziamento completo delle opere, chiudendoli regolarmente in tempi ragionevoli, a fronte di esempi di lungaggini infinite e di incompiute storiche, di cui purtroppo la Sicilia è testimone.
6) La valorizzazione delle professionalità interne dell’Ente e l’efficienza burocratica, evitando il ricorso a consulenti esterni a pagamento, ma, viceversa, fruendo della collaborazione gratuita di un notevole numero di consulenti , per avvicinare maggiormente cittadini e istituzioni.
L’attività amministrativa e lo stile politico di Nello Dipasquale attraggono larghi consensi, infatti quando nel 2011 si ricandida a Sindaco, viene sostenuto da un’ampia coalizione fra forze politiche che altrove non riescono a concludere alleanze o che le hanno troncate: PDL, UDC, PID, Forza del Sud: FLI, PRI-Ragusa soprattutto; Sicilia Vera; e le due liste civiche “Dipaqsuale Sindaco”, che con il 16,22 dei voti risulta la più votata, e “Ragusa Grande di Nuovo”, con il 5,56%, direttamente collegate al suo progetto, che vedono confluire personalità politiche di provenienza trasversale.
LA CANDIDATURA E L’ELEZIONE ALL’ARS
Nell’estate del 2012 Nello Dipasquale matura la consapevolezza della gravità del malgoverno regionale, del rischio di default della Sicilia, di cui parlano tutti i giornali, dell’inefficienza e delle mancate risposte, che rischiano seriamente di compromettere anche quanto di positivo si è realizzato a Ragusa, soffocando la potenzialità di sviluppo della città e dell’intera provincia.
Infatti a fronte di un’economia agricola e imprenditoriale vivace e produttiva, di un territorio ricco di beni culturali, paesaggistici e gastronomici che, unitamente alle favorevolissime condizioni climatiche, potrebbe attrarre importanti flussi turistici, la nostra provincia è costretta a subire le difficoltà di vie di trasporto assolutamente inadeguate, pur essendo quasi del tutto ultimato l’aeroporto di Comiso e il progetto della Ragusa-Catania.
Una Regione che invece di puntare agli investimenti produttivi, spreca in modo scandaloso le risorse, trascina al disastro anche città ben amministrate.
Nello Dipasquale assume, quindi, la sofferta decisione di dimettersi da Sindaco di Ragusa per candidarsi quale Deputato all’ARS, a sostegno del candidato Presidente Rosario Crocetta, individuato come il personaggio politico più adatto ad attuare la più netta discontinuità rispetto al malgoverno precedente e ai mali di lunga durata della Sicilia. Gli elettori premiano ancora una volta la scelta di Nello Dipasquale, che viene eletto nella Lista Crocetta Presidente con 7.754 voti, risultando di gran lunga il candidato più votato dell’intera provincia.
All’ARS è inizialmente membro del gruppo “Il Megafono – Lista Crocetta“; riesce in seguito a costituire con gli altri deputati del suo movimento politico un gruppo autonomo denominato “Territorio”, di cui Dipasquale è capogruppo. Nell’ottobre 2014 sancisce l’alleanza tra il movimento Territorio e il Partito Democratico, aderendo all’area Renzi siciliana e in particolar modo alla componente del Sottosegretario al Ministero della Salute Davide Faraone.
Alla prima Legislatura all’ARS assume la carica di Vice Presidente della Commissione Bilancio e presenta diversi Disegni di Legge, primo su tutti il DL 602 che viene votato dall’Assemblea e diventa Legge Regionale n. 13 del 10 luglio 2015 “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”. Durante la prima Legislatura da deputato ottiene inoltre finanziamenti per il completamento dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, per l’autostrada Siracusa – Gela (200 milioni di €), per la riqualificazione del convento del Gesù a Ragusa Ibla e del Museo di Kamarina e del Parco Forza di Ispica. Prende parte alla pianificazione delle procedure per la progettazione e l’approvazione del raddoppio della Ragusa – Catania.
Nel 2017 si ricandida alle elezioni regionali e il 5 novembre, con 6.063 voti di preferenza, viene rieletto deputato regionale nella lista del Partito Democratico. Il 21 dicembre 2017 è stato eletto dall’Aula, Deputato Segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. Viene nominato componente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro e della Commissione per l’Attività dell’Unione Europea. Tra i diversi Disegni di Legge approvati si ricordano quelli relativi alla lotta al bullismo e al cyber-bullismo. Ottiene un finanziamento per la progettazione esecutiva del cargo all’Aeroporto di Comiso. Svolge inoltre un ruolo di opposizione costante e presente anche e soprattutto durante il periodo della pandemia da Covid-19, ponendo particolare attenzione alle istanze e alle necessità del territorio a causa dell’emergenza sanitaria.
Nel 2022 viene rieletto deputato regionale nella lista del Partito Democratico con 7277 voti nel collegio di Ragusa. Dal 16 novembre 2022 fa parte del Collegio di Presidenza ricoprendo la carica di Deputato Questore dell’Assemblea Regionale Siciliana. È altresì membro delle Commissioni “Attività Produttive”, “Vigilanza sulla Biblioteca/Comitato parlamentare Archivio storico”, “Verifica dei Poteri”, “Ambiente territorio e mobilità”.