Non possiamo continuare a piangere donne vittima di femminicidio. È giunto il momento che la politica, la società civile, ognuno di noi, faccia la propria parte: bisogna spegnere la spirale di violenza figlia di un retaggio di una cultura che non ci può appartenere. Siamo in emergenza è doveroso rispondere con fermezza.
Oggi piangiamo Giulia Cecchettin, oggi ci stringiamo ai suoi genitori perché il dolore immenso di una famiglia è anche il dolore di una Nazione.